mercoledì 20 gennaio 2016

Bando Isi 2015: dall’Inail oltre 276 milioni di euro alle imprese che investono in sicurezza



Dal 1° marzo al 5 maggio 2016 le aziende possono inserire sul portale dell’Istituto le domande di finanziamento. Novità di questa sesta edizione – che porta a oltre 1,2 miliardi l’ammontare totale stanziato dal 2010 – l’introduzione di uno specifico asse di contributi per progetti di bonifica da materiali contenenti amianto.

Col bando Isi 2015 l’Inail rinnova ancora una volta il proprio impegno per il welfare del Paese, mettendo a disposizione delle imprese 276.269.986 euro di contributi a fondo perduto per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La somma rappresenta la sesta tranche di un ammontare complessivo di oltre 1,2 miliardi di euro stanziato dall’Istituto a partire dal 2010. Novità rilevante del bando Isi 2015 è rappresentata dall’introduzione di uno specifico asse di finanziamento dedicato ai progetti di bonifica da materiali contenenti amianto. Le aziende interessate potranno inserire le proprie domande dal 1° marzo al 5 maggio 2016 sul portale dell’Inail.

Lo stanziamento è ripartito in budget regionali. Gli incentivi Isi – ripartiti su singoli avvisi regionali pubblicati sul portale dell’Inail – vengono assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande. Il contributo viene erogato a seguito del superamento della verifica tecnico-amministrativa e la conseguente realizzazione del progetto ed è cumulabile con benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito (quali, per esempio, quelli gestiti dal Fondo di garanzia delle Pmi e da Ismea). I soggetti destinatari dei contributi sono tutte le imprese, anche individuali, ubicate sul territorio nazionale iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura.

Copertura dei costi fino al 65%, il contributo massimo è di 130mila euro. Nel dettaglio, i 276.269.986 euro di finanziamenti del bando a sportello possono riguardare progetti di investimento volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale e – come già sottolineato – progetti di bonifica da materiali contenenti amianto. Il bando Isi 2015 mette a disposizione delle imprese un contributo in conto capitale pari al 65% dei costi sostenuti per la realizzazione dell’intervento ed è compreso tra un minimo di 5.000 euro e un massimo di 130.000 euro (il limite minimo di contributo non si applica alle imprese fino a 50 lavoratori che presentino progetti per l'adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale).

Trasparenza nelle procedure: gli elenchi di tutte le domande disponibili online. La procedura per l’assegnazione degli incentivi Inail ricalca quella adottata nelle edizioni precedenti. Dal 1° marzo al 5 maggio 2016, nella sezione “Servizi on line” del portale dell’Inail, le imprese avranno a disposizione una procedura informatica che consentirà loro di inserire la domanda di contributo con le modalità indicate negli Avvisi regionali. A partire dal 12 maggio 2016 le aziende la cui domanda abbia raggiunto, o superato, la soglia minima di ammissibilità potranno accedere al sito per ottenere il proprio codice identificativo da utilizzare al momento di inoltrare la domanda online nelle date e negli orari di apertura dello sportello informatico (tali informazioni saranno comunicate sul sito dell’Inail a partire dal 19 maggio 2016). Gli elenchi in ordine cronologico di tutte le domande inoltrate saranno pubblicati sul portale Inail, con l’indicazione di quelle collocate in posizione utile per accedere al contributo.

Fonte: INAIL del 21 dicembre 2015

lunedì 18 gennaio 2016

Perdono l’operatività gli RSPP che non si sono aggiornati



A proposito della formazione del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), ricordiamo che per coloro che possono usufruire dell’esonero dalla frequenza del Modulo B sulla base del riconoscimento di crediti professionali pregressi, l’obbligo di aggiornamento legato all’esonero decorre dal 14/2/2007 e deve essere completato entro il 14/2/2012.

Ciò premesso, si rileva che molti ASSP e RSPP non sono riusciti a completare l’aggiornamento entro il 14 febbraio 2012 che rappresenta, di fatto, la prima scadenza, in ordine cronologico, dell’obbligo di aggiornamento e riguarda i soli esonerati previsti nell’accordo del 26 gennaio 2006.

Tale situazione si potrà comunque manifestare anche in futuro ogni qualvolta un ASPP o RSPP non dovesse riuscire a completare l’aggiornamento nei 5 anni previsti e si ritiene pertanto necessario fornire alcune prime indicazioni operative finalizzate a disciplinare i casi di mancato assolvimento del predetto obbligo di aggiornamento, da ritenersi valide in attesa della revisione dell’accordo del 26 gennaio 2006, così come previsto al punto 2.7 dello stesso.

Relativamente alla formazione, l’accordo specifica che sia il Modulo A che il Modulo C costituiscono credito formativo permanente. Relativamente al modulo B, sia nell’accordo che nelle successive linee interpretative, è specificato che: “Il credito ottenuto con la frequenza al modulo B è valido per cinque anni. Alla scadenza dei cinque anni scatta l’obbligo di aggiornamento”. Pertanto, si ritiene che l’ASPP o il RSPP che non adempia l’obbligo di aggiornamento nei tempi previsti, perda la propria “operatività”.

Ciò significa che, pur mantenendo il requisito derivato dalla regolare frequenza ai corsi, egli non è in grado di poter esercitare i propri compiti fintanto che non venga completato l’aggiornamento per il monte ore mancante, riferito al quinquennio appena concluso.

Il completamento dell’aggiornamento consente, pertanto, di riacquisire la fruibilità del credito relativo al modulo B consentendo, contemporaneamente, a ASPP e RSPP di recuperare la propria “operatività”.

venerdì 15 gennaio 2016

Report di ISSA presentato da AIAS



Da un Research Report di ISSA (International Social Security Association) è del 2,2 il ROI, ovvero il ritorno per gli investimenti, nella prevenzione del rischio salute e sicurezza.
Questo è il dato stimato in base alla ricerca - condotta in Germania da ISSA, settembre 2011, in collaborazione con German Social Accident Insurance (DGUV), German Social Accident Insurance Institution for the Energy, Textile, Electrical and Media Products Sectors (BG ETEM) – “The return on prevention: Calculating the costs and benefits of investments in occupational safety and health in companies”.

I programmi dell’OSH (Occupational safety and health) portano benefici ai lavoratori facendo in modo di prevenire gli incidenti sul lavoro e le malattie professionale. Sebbene essenziali per la sicurezza sociale dei lavoratori, tuttavia anche i migliori programmi di compensazione e riabilitazione non sono in grado di porre rimedio alla perdita di qualità della vita risultante dagli incidenti e dalle malattie sul lavoro. E anche sul lungo termine tali programmi devono essere finanziariamente sostenibili. Unicamente con la forza e l’efficacia di strategie di prevenzione, concepite per ridurre la frequenza e la gravità degli eventi rischiosi che avvengono sul luogo di lavoro, si possono realmente minimizzare queste potenziali perdite nella qualità della vita e si può garantire la sostenibilità economica di tali programmi compensazione e riabilitazione.

Nelle conclusioni del research report integrale diffuso da AIAS, si sottolinea quanto sia conveniente per le aziende investire per il miglioramento della salute e della sicurezza. La ricerca dimostra, infatti, che "ci sono evidenti benefici derivanti dagli investimenti per migliorare la prevenzione per la salute e sicurezza calcolabili in termini di ritorno sugli investimenti pari a 2,2. In pratica questo significa che per ogni Euro per dipendente e per anno investito, l’azienda può attendersi un ritorno economico di 2,2 Euro. Pertanto il risultato dovrebbe favorire l’impegno delle aziende ad investire nelle attività di prevenzione oltre e in aggiunta a quanto, per lo stesso scopo, è previsto dalla legge” come specifica AIAS.

mercoledì 13 gennaio 2016

L'INAIL promuove la sicurezza con il fumetto animato contro gli infortuni sul lavoro



Vignette e musiche alla base del cortometraggio di Martignoni, Guerrieri e Sarzi Amadè che per il secondo anno consecutivo hanno conquistato la giuria del premio nazionale “Marco Fabio Sartori”. Gli autori: “Sbagliato partire sempre dagli incidenti. Dimostriamo i risultati positivi della prevenzione”.

La precisione di un orologiaio e la creatività di un fumettista a confronto. Ambienti diversi che scandiscono una narrazione intelligente, creativa e che consegna allo spettatore un messaggio importante: durante lo svolgimento del proprio lavoro mai abbassare la guardia. Sono questi i luoghi – insieme a un cantiere edile immaginato e realizzato su carta – a fare da sfondo a “L’attimo sicuro”, il cortometraggio vincitore della quarta edizione del premio nazionale “Marco Fabio Sartori”, promosso in memoria del presidente dell’Inail prematuramente scomparso nel 2011 e organizzato dalla direzione regionale Lombardia dell’Istituto e dall’Organismo paritetico della Provincia di Varese, in collaborazione con l’istituto cinematografico “Michelangelo Antonioni”.

Il fumetto per raccontare la realta. Vincitori per il secondo anno consecutivo, i tre autori – Giorgio Martignoni, Giulio Guerrieri e Mauro Sarzi Amadè – sono ritornati a misurarsi con la macchina da presa, introducendo un nuovo elemento nei loro video: il fumetto animato. Un linguaggio divertente e immediato, quello del cartoon, che in pochi secondi permette di passare dalla dimensione reale – un laboratorio di orologeria e uno studio grafico – alla vignetta, raccontando in una sequenza di immagini in movimento la sicurezza sui ponteggi e l’importanza dell’ancoraggio. Sollecitato dai suoi colleghi per la pausa pranzo, il protagonista del fumetto, infatti, si stacca dal suo gancio prima di terminare il lavoro, rischiando di cadere dall’alto. Ed è in quell’attimo che si rende conto del pericolo sventato.

 Guerrieri: “Basta un attimo perché la tua vita possa cambiare”.
 “Volevamo raccontare in maniera diversa la sicurezza sui luoghi di lavoro - spiega Giulio Guerrieri – E specialmente illustrarla in una chiave positiva e anche un po’ simpatica. E questo solo il fumetto poteva permetterci di farlo. Abbiamo dato voce a un personaggio animato che alla fine del corto ripete ai colleghi la lezione imparata e l’importanza di non staccare mai durante il lavoro. Insomma uno dei messaggi che volevamo far passare è che a volte basta un attimo per pensare sia in negativo che in positivo. Può bastare un attimo per scivolare e cadere e un attimo per riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni”.

Musica e immagini al posto delle parole. Nessuno dei protagonisti del cortometraggio, però, ha una voce propria. “Abbiamo sostituito la musica alle parole – aggiunge Guerrieri - Una musica cadenzata per sottolineare la precisione dell’orologiaio e la sua distrazione, con la caduta della cassa dell’orologio sul pavimento, e un’altra più armonica per esprimere la creatività del fumettista ed entrare noi stessi all’interno delle sue vignette. Solo all’ultimo è come se le due musiche si fondessero insieme per sottolineare l’incidente evitato”.

Fonte: INAIL