I Droni e gli APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto) fanno
notizia, e possono anche fare business. Sicuramente si tratta ancora di un
mercato embrionale, che può crescere in modo molto interessante, anche per il
settore sicurezza. Ne ha parlato anche l'AD di ENAV, Roberta Neri, a margine di
un incontro in Borsa con alcuni investitori, nell'ambito dell'Infrastructure
day. ENAV è il candidato ideale per
sviluppare il business dei droni in Italia ed è alla ricerca di un partner per
il controllo del traffico aereo di questi velivoli.

A questo scopo andranno
definiti i requisiti dei SAPR (Sistemi
Aeromobili a Pilotaggio Remoto) da impiegare in BLOS, quelli delle
operazioni, gli eventuali fattori abilitanti per lo spazio aereo. Su tutti
questi aspetti ENAC ha chiesto alle Associazioni l’apertura di un dialogo
“fattivo” di natura sia tecnica che operativa. Va notato che il passaggio al
BLOS sarà comunque subordinato all’attivazione del sistema di identificazione
degli APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto)
tramite chip, infatti le regole dell’aria vigenti consentono agli APR di
operare sotto i 500 piedi (Very Low Level Operations) e cioè in un contesto in
cui, teoricamente, non ci dovrebbero essere interferenze con altri mezzi.
Tuttavia la presenza di numerose eccezioni (polizia, emergenze, ecc.) genera
traffico aereo anche in questo intervallo di quote.
Sotto il profilo
operativo, ENAV si concentrerà prima di tutto del processo di registrazione.
Per tutti i mezzi registrati nel portale sarà rilasciato un QR code che dovrà
essere applicato sull’aeromobile. Successivamente
sarà avviata una sperimentazione con chip di identificazione che ENAV ritiene
la vera risposta alle esigenze del Regolamento MAPR. Gli operatori interessati
potranno candidarsi a partecipare alla sperimentazione.
L' AD di ENAV Neri ha
evidenziato: "Stiamo valutando e stiamo sondando il mercato alla ricerca
di operatori di supporto allo sviluppo delle tecnologie per la gestione di
questo spazio. Vogliamo capire quali possono essere gli operatori di
riferimento a supporto di questa potenziale ulteriore attività della società.
Questa è la domanda che abbiamo fatto con il bando pubblicato ad agosto 2016".
L'AD ha poi sottolineato
che "quello dei droni è ancora un mercato embrionale. C'è una regolazione di base che fa capo a ENAC;
noi come operatore nel mercato regolato nello spazio aereo civile siamo il
candidato ideale per supportare un eventuale sviluppo di questo business, oggi,
ancora molto embrionale e ci stiamo attrezzando per supportare anche questo
tipo di sviluppo". (Fonte: Reuters
Italia)
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