Vignette e musiche alla base del cortometraggio di Martignoni, Guerrieri e Sarzi Amadè che per il secondo anno consecutivo hanno conquistato la giuria del premio nazionale “Marco Fabio Sartori”. Gli autori: “Sbagliato partire sempre dagli incidenti. Dimostriamo i risultati positivi della prevenzione”.

Il fumetto per raccontare la realta. Vincitori per il secondo anno consecutivo, i tre autori – Giorgio Martignoni, Giulio Guerrieri e Mauro Sarzi Amadè – sono ritornati a misurarsi con la macchina da presa, introducendo un nuovo elemento nei loro video: il fumetto animato. Un linguaggio divertente e immediato, quello del cartoon, che in pochi secondi permette di passare dalla dimensione reale – un laboratorio di orologeria e uno studio grafico – alla vignetta, raccontando in una sequenza di immagini in movimento la sicurezza sui ponteggi e l’importanza dell’ancoraggio. Sollecitato dai suoi colleghi per la pausa pranzo, il protagonista del fumetto, infatti, si stacca dal suo gancio prima di terminare il lavoro, rischiando di cadere dall’alto. Ed è in quell’attimo che si rende conto del pericolo sventato.
Guerrieri: “Basta un attimo perché la tua vita possa cambiare”.
“Volevamo raccontare in maniera diversa la sicurezza sui luoghi di lavoro - spiega Giulio Guerrieri – E specialmente illustrarla in una chiave positiva e anche un po’ simpatica. E questo solo il fumetto poteva permetterci di farlo. Abbiamo dato voce a un personaggio animato che alla fine del corto ripete ai colleghi la lezione imparata e l’importanza di non staccare mai durante il lavoro. Insomma uno dei messaggi che volevamo far passare è che a volte basta un attimo per pensare sia in negativo che in positivo. Può bastare un attimo per scivolare e cadere e un attimo per riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni”.
Musica e immagini al posto delle parole. Nessuno dei protagonisti del cortometraggio, però, ha una voce propria. “Abbiamo sostituito la musica alle parole – aggiunge Guerrieri - Una musica cadenzata per sottolineare la precisione dell’orologiaio e la sua distrazione, con la caduta della cassa dell’orologio sul pavimento, e un’altra più armonica per esprimere la creatività del fumettista ed entrare noi stessi all’interno delle sue vignette. Solo all’ultimo è come se le due musiche si fondessero insieme per sottolineare l’incidente evitato”.
Fonte: INAIL
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