
Il datore di lavoro ha
l'obbligo di garantire
la salute e sicurezza dei lavoratori in tutti gli aspetti connessi alla loro vita professionale,
inclusi i fattori psicosociali e di organizzazione del lavoro, provvedendo in
particolare:
a) ad assicurare che il personale
sanitario sia adeguatamente formato e dotato di
risorse idonee per
operare in condizioni
di sicurezza tali da evitare il rischio di ferite ed infezioni provocate
da dispositivi medici taglienti;
b) ad adottare misure idonee ad eliminare o
contenere al massimo il rischio
di ferite ed
infezioni sul lavoro
attraverso l'elaborazione di una politica globale di prevenzione che
tenga conto delle tecnologie piu'
avanzate,
dell'organizzazione e delle condizioni di lavoro, dei fattori
psicosociali legati all'esercizio della professione
e dell'influenza esercitata
sui lavoratori dall'ambiente di
lavoro;
c) a creare
le condizioni tali da favorire la
partecipazione attiva dei lavoratori
e dei loro
rappresentanti all'elaborazione delle politiche globali di
prevenzione;
d) a non
supporre mai inesistente
un rischio, applicando nell'adozione delle misure
di prevenzione un
ordine di priorita' rispondente ai principi generali
della legge, al fine di eliminare e prevenire i rischi e creare un
ambiente di lavoro sicuro,
instaurando un'appropriata collaborazione con
i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
e) ad assicurare adeguate misure di
sensibilizzazione attraverso un'azione comune
di coinvolgimento dei
lavoratori e loro rappresentanti;
f) a pianificare
ed attuare iniziative
di prevenzione, sensibilizzazione, informazione
e formazione e
monitoraggio per valutare il
grado di incidenza delle ferite da taglio o da punta nei luoghi di lavoro interessati;
g) a promuovere la segnalazione
degli infortuni, al
fine di evidenziare le cause
sistemiche.

In caso di inadempienze il datore di lavoro e' punito con l'arresto da tre
a sei mesi
o con l'ammenda da
2.740 euro a
7.014,40 euro per
la violazione dell'articolo
286-quinquies. Il datore di lavoro e i dirigenti sono puniti con
l'arresto da tre a sei mesi o con
l'ammenda da 2.740 euro a 7.014,40 euro per la
violazione dell'articolo 286-sexies.».
Per saperne di più contattate la Ergon Ambiente e Lavoro al 091340837, oppure visitate il sito: www.ergon.palermo.it
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