Se lo stress nel mondo del lavoro può
avere diverse conseguenze sulla salute e sul benessere fisico e mentale, in
un’azienda, oltre a cercare di prevenirlo, è possibile contribuire ad evitare
che arrivi ad avere conseguenze gravi sui lavoratori.

Con il termine resilienza si
intende: “la capacita personale di far fronte a eventi avversi e di tornare
alla vita normale, è la determinazione di resistere a qualcosa fino alla sua
conclusione, anche a fronte di pressioni significative che spingono a fare
qualcosa di diverso o a rinunciare”.
Le persone con alti livelli di
resilienza personale sono spesso quelle che ci sembrano avere fiducia in sé,
una buona flessibilità, un’adeguata capacità di gestire il tempo, un buon
controllo emotivo, buoni rapporti sociali e un approccio positivo al
cambiamento.
Aiutare i lavoratori a costruire
la resilienza personale significa metterli in condizioni di affrontare meglio
l’eventuale stress lavorativo. La questione più generica della promozione della
salute, anche l’aumento della resilienza “è qualcosa che va oltre gli obblighi
giuridici imposti ai datori di lavoro, però può offrire benefici in termini di forza
lavoro più efficace ed efficiente”.
Per aumentare la resilienza, innanzitutto
è importante “fare pause regolari durante il lavoro”. Spesso quando i
lavoratori “sono sotto eccessiva pressione non fanno pause, ma ciò non
significa che riusciranno a lavorare di più. Ci sono molte prove che collegano maggiore
attenzione e migliori prestazioni pomeridiane se all'ora di pranzo si fa una
pausa (soprattutto se include prendere un po' d'aria fresca).
E importante riconoscere la necessita di
effettuare pause regolari (incoraggiando i lavoratori a fare pause periodiche
nel corso della giornata lavorativa) e di prendere periodi di pausa dal lavoro
(assicurandosi che i lavoratori utilizzino le ferie annuali)”. E anche
importante “prendere tempo per rilassarsi e staccare dal lavoro.
Se i lavoratori non trovano il
tempo per rilassarsi e recuperare ogni giorno, potrebbero gradualmente
spossarsi e non avere più l'energia per compiere bene il proprio lavoro”. Nelle
aziende è possibile “sensibilizzare sull'importanza del relax e incoraggiare i
lavoratori a impegnarsi in hobby e attività che possono aiutarli”.
Inoltre ci sono molti modi
in cui si può migliorare la resilienza di un lavoratore. Sicuramente
alcuni aspetti di un buon ambiente di lavoro, da un punto di vista
psicosociale, possono contribuire a costruire la resilienza. Per esempio
è possibile “fornire un adeguato supporto” per ridurre il rischio di stress e
aiutare a costruire la resilienza. Inoltre “quando una persona si sente
sottoutilizzata” è bene “offrirle opportunità di lavoro stimolanti e varie” per
aiutarla a convivere meglio col suo lavoro.
In definitiva è possibile
aiutare a costruire la resilienza personale dei lavoratori “attraverso una
gestione efficace dei rischi, ma anche incoraggiandoli ad adottare approcci
diversi e a pensare alle cose in modo diverso. Inoltre può aiutare anche
fornire risorse di auto-aiuto” e formazione, anche in tema di “gestione del
tempo, sicurezza di sé e definizione degli obiettivi”.
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