
Il quadro strategico individua tre sfide principali in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro: • migliorare l'attuazione delle norme in materia di salute e sicurezza esistenti, in particolare rafforzando la capacità delle microimprese e delle piccole imprese di mettere in atto misure di prevenzione dei rischi efficaci ed efficienti • migliorare la prevenzione delle malattie professionali affrontando i rischi nuovi ed emergenti senza trascurare quelli già esistenti • tenere conto dell’invecchiamento della forza lavoro dell'UE.
Il quadro strategico individua gli strumenti per attuare queste azioni: dialogo sociale, sensibilizzazione, applicazione della normativa dell'UE, sinergie con altri settori strategici (per esempio sanità pubblica e istruzione) e con i fondi dell’unione, come il Fondo sociale europeo (FSE) e il programma europeo per l'occupazione e l'innovazione sociale (EaSI) sono gli strumenti disponibili per attuare le norme sulla salute e la sicurezza.
Il quadro strategico sarà rivisto nel 2016 per fare il punto sulla sua attuazione e per valutare i risultati del processo di valutazione globale della legislazione dell’unione in materia di salute e sicurezza sul lavoro che saranno disponibili entro la fine del 2015.
In particolare nel contesto della crisi economica, investire in una cultura della prevenzione dei rischi e promuovere condizioni più favorevoli sul posto di lavoro offre vantaggi economici e sociali, quali un minor numero di incidenti connessi al lavoro e benessere del personale e soddisfazione sul lavoro maggiori. Vi sono norme analoghe anche in tutta l'UE, che creano condizioni di concorrenza eque per tutte le imprese all'interno del mercato unico, affrontando al tempo stesso la necessità di impedire il dumping sociale.
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