martedì 19 aprile 2016

Exposanità 2016 migliorare la sicurezza nella sanità e nelle emergenze



Sono ormai diversi i dati che mostrano come in questi anni stia sensibilmente aumentando in Italia l’invecchiamento medio della popolazione. Ormai la categoria “senior” ha raggiunto circa il 20% del totale con un conseguente continuo incremento della spesa sanitaria e della necessità di strutture sanitarie idonee e sicure e di buone prassi e formazione in materia di primo soccorso e emergenza.

La sicurezza nelle strutture sanitarie e nella gestione delle emergenze riguarda non solo un considerevole numero di operatori, ma anche un altrettanto considerevole numero di ospiti e pazienti, ad esempio di strutture ospedaliere e di residenze socio-sanitarie.
Per la sicurezza di questi luoghi e durante le emergenze è necessario verificare di conoscere e attuare adeguatamente tutte le buone prassi necessarie.

Ad esempio laddove sia presente un cantiere ospedaliero sono stati valutati attentamente tutti rischi interferenziali? Si è in grado di valutare e gestire correttamente le emergenze tenendo conto della sicurezza degli operatori che intervengono? Le residenze socio – assistenziali sono in grado di far fronte alle emergenze per la sicurezza dei lavoratori e degli ospiti?

Per rispondere a queste domande è stata organizzata dal 18 al 20 maggio 2016 al quartiere fieristico di Bologna Exposanità, la 20° mostra internazionale al servizio della sanità e dell’assistenza. A proposito dei rischi interferenziali, ricordiamo quanto sia importante in tutti i cantieri, specialmente laddove intervengano nelle attività lavorative una pluralità di soggetti, un’attenta analisi dei rischi correlati alle interferenze derivanti dalla sovrapposizione di attività lavorative diverse.

Può essere necessaria in questi casi una valutazione che è raccolta, con diverse eccezioni riportate nel Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008), nel DUVRI, il documento unico di valutazione dei rischi interferenti. Si ricorda in particolare che nei settori di attività a basso rischio, che devono essere ancora individuati da apposito decreto ministeriale, la prevenzione dei rischi da interferenze può essere realizzata con l’individuazione di un incaricato, in possesso di adeguati requisiti, che sovrintenda alle attività di cooperazione e di coordinamento tra committente, appaltatori e subappaltatori.  

Riguardo invece alle residenze socio sanitarie non bisogna dimenticare che la gestione delle emergenze e dell’eventuale evacuazione in queste strutture deve essere garantita in ogni momento e in tutti i giorni dell’anno, ad esempio anche nelle ore notturne e nei giorni festivi.

Fonte:  AiFOS

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