Nei cantieri edili molti
fattori (natura delle lavorazioni, molteplicità di mansioni e competenze,
precarietà degli impianti, condizioni ambientali, ...) concorrono ad aumentare
i rischi derivanti dall’utilizzo degli impianti elettrici. Ed è dunque
necessaria un’attenta analisi delle condizioni del cantiere che deve mirare ad
evidenziare i rischi e le soluzioni più adatte a fronteggiarli.
Per parlare degli
impianti elettrici nei cantieri, con riferimento a leggi e normative
tecniche, ci possiamo rifare al
documento “ Guida pratica all’antinfortunistica nei cantieri edili”, realizzata
dall’ AUSL di Reggio Emilia e dalla Regione Emilia Romagna.
La guida ricorda che
l’installazione degli impianti elettrici sia eseguita da imprese in possesso di
idonei requisiti tecnico professionali. E le imprese installatrici “sono tenute
a realizzare gli impianti secondo la regola dell’arte, in conformità alla
normativa vigente e sono responsabili della corretta esecuzione degli stessi.
Gli impianti realizzati
in conformità alla vigente normativa e alle norme dell’UNI, del CEI o di altri
Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell’Unione europea o
che sono parti contraenti dell’accordo sullo spazio economico europeo, si
considerano eseguiti secondo la regola dell’arte”.
Inoltre il datore di
lavoro “deve provvedere affinché gli edifici, gli impianti, le strutture, le
attrezzature, siano protetti dagli effetti dei fulmini realizzati secondo le
norme tecniche”. E “nel caso l’impianto di protezione contro le scariche
atmosferiche non sia installato, serve dimostrare, mediante una relazione
tecnica redatta ai sensi delle specifiche norme, che gli edifici, gli impianti,
le strutture e le attrezzature siano auto protette dagli effetti dei fulmini”.
La guida si sofferma
ampiamente su quanto richiesto dal DPR 22 ottobre 2001, n. 462, “Regolamento di
semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi
di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra
di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi”, che ha disciplinato
i procedimenti relativi alle installazioni ed ai dispositivi di protezione
contro le scariche atmosferiche e agli impianti elettrici di messa a terra.
Il documento riporta
inoltre indicazioni tratte dalla norma CEI 64-17 “Guida all'esecuzione degli impianti
elettrici nei cantieri”. Ad esempio riguardo alla gestione dell’impianto
elettrico, la guida CEI 64-17 suggerisce una gestione dell’impianto attraverso
le seguenti fasi:
- verifiche iniziali;
- supervisione e verifiche periodiche;
- manutenzione;
- riparazioni e modifiche;
- recuperi per fine utilizzo;
- trasporti e immagazzinamento;
- riparazione e verifica per riutilizzo.
Fonte: AUSL di Reggio Emilia
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