martedì 25 ottobre 2016

Fare Business con i Droni



I Droni e gli APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto) fanno notizia, e possono anche fare business. Sicuramente si tratta ancora di un mercato embrionale, che può crescere in modo molto interessante, anche per il settore sicurezza. Ne ha parlato anche l'AD di ENAV, Roberta Neri, a margine di un incontro in Borsa con alcuni investitori, nell'ambito dell'Infrastructure day.  ENAV è il candidato ideale per sviluppare il business dei droni in Italia ed è alla ricerca di un partner per il controllo del traffico aereo di questi velivoli. 

Il 27 Giugno 2016 si è svolto a Roma presso la sede dell’ ENAC l’incontro tra l’ Ente Nazionale di Aviazione Civile, ENAV e le associazioni di categoria sui mezzi aerei a pilotaggio remoto. Tra gli argomenti trattati si è parlato di spazio aereo ed enforcement, una sintetica disamina dei limiti imposti dalle regole vigenti alle operazioni commerciali.  Sotto questo profilo il tema più caldo è il passaggio dall’attuale regime di VLOS (Visual Line Of Sights, cioè in senso stretto volo all’interno dell’orizzonte ottico del pilota.) a quello di BLOS (Beyond Line Of Sights, cioè  totalmente fuori dalla vista del pilota), che rappresenta uno degli snodi più critici per lo sviluppo del comparto.

A questo scopo andranno definiti i requisiti dei SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) da impiegare in BLOS, quelli delle operazioni, gli eventuali fattori abilitanti per lo spazio aereo. Su tutti questi aspetti ENAC ha chiesto alle Associazioni l’apertura di un dialogo “fattivo” di natura sia tecnica che operativa. Va notato che il passaggio al BLOS sarà comunque subordinato all’attivazione del sistema di identificazione degli APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto) tramite chip, infatti le regole dell’aria vigenti consentono agli APR di operare sotto i 500 piedi (Very Low Level Operations) e cioè in un contesto in cui, teoricamente, non ci dovrebbero essere interferenze con altri mezzi. Tuttavia la presenza di numerose eccezioni (polizia, emergenze, ecc.) genera traffico aereo anche in questo intervallo di quote.

Sotto il profilo operativo, ENAV si concentrerà prima di tutto del processo di registrazione. Per tutti i mezzi registrati nel portale sarà rilasciato un QR code che dovrà essere applicato sull’aeromobile.  Successivamente sarà avviata una sperimentazione con chip di identificazione che ENAV ritiene la vera risposta alle esigenze del Regolamento MAPR. Gli operatori interessati potranno candidarsi a partecipare alla sperimentazione.

L' AD di ENAV Neri ha evidenziato: "Stiamo valutando e stiamo sondando il mercato alla ricerca di operatori di supporto allo sviluppo delle tecnologie per la gestione di questo spazio. Vogliamo capire quali possono essere gli operatori di riferimento a supporto di questa potenziale ulteriore attività della società. Questa è la domanda che abbiamo fatto con il bando pubblicato ad agosto 2016".

L'AD ha poi sottolineato che "quello dei droni è ancora un mercato embrionale.  C'è una regolazione di base che fa capo a ENAC; noi come operatore nel mercato regolato nello spazio aereo civile siamo il candidato ideale per supportare un eventuale sviluppo di questo business, oggi, ancora molto embrionale e ci stiamo attrezzando per supportare anche questo tipo di sviluppo".  (Fonte: Reuters Italia)

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