martedì 13 febbraio 2018

Attacchi di Panico cause e cura


L’attacco di panico è uno stato di malessere fisico ed emotivo molto forte. La prima volta arriva senza preavviso e differisce da stati d’ansia o paura.

L’attacco di panico è un’esperienza terribile, soprattutto quando giunge per la prima volta. Dura dai 10 ai 20 minuti, ma per chi lo vive sembrano molti di più. Battito accelerato, iperventilazione, sudorazione, tremore e manifestazioni più accentuate come scosse, stordimento, capogiri e svenimenti sono segnali somatici molto forti, ma dipendono esclusivamente da fattori psicologici. La potenza del primo attacco di panico è ampliata dall’inattesa comparsa dei sintomi fisici, alcuni di questi mai accusati prima; non è raro infatti che il soggetto interessato, preoccupato, si rechi al pronto soccorso per accertarsi del proprio stato di salute.

Le cause dell’attacco di panico

Non esiste una risposta unanime che spieghi il motivo degli attacchi di panico, di certo colpisce soggetti già aventi livelli d’ansia e paura superiori alla media, sia per cause genetiche che psicologiche; se si somma a ciò un periodo caratterizzato da pressione e stress, i livelli possono subire delle impennate tali da causare un attacco di panico.

Se gli attacchi di panico diventano frequenti diventa plausibile la diagnosi di disturbo da panico. Le conseguenze che derivano da questo disturbo sviluppano una tenacia psicologica quasi incrollabile che porta il soggetto a evitare tutte quelle situazioni che lo espongono al rischio di avere un attacco di panico. Questo comportamento s’intreccia con tutte le attività quotidiane e diventa di conseguenza assai limitante: si avrà timore di uscire di casa, incontrare gente, guidare, salire su un autobus, si svilupperà quindi in concomitanza l’agorafobia (paura degli spazi aperti), che causerà un inevitabile deterioramento dei rapporti interpersonali.

A lungo andare anche il rinchiudersi in casa potrebbe non essere più sufficiente, ansie come la paura di soffocare o di morire in generale porteranno il soggetto a chiedere l’aiuto dei familiari più stretti, che da quel momento in avanti non dovranno e non potranno mai lasciarlo solo.

Come curare gli attacchi di panico

Viste le cause e le conseguenze, si capisce bene che un soggetto con attacchi di panico vive e fa vivere anche agli altri situazioni insostenibili che alcune volte potrebbero anche aggravarsi in depressioni secondarie; motivo per cui è necessario rivolgersi a uno psicologo in grado di individuare da subito il problema. Appurato che si tratti di disturbo da panico e non di un più lieve stato d’ansia o di paura, lo psicologo inizierà la cura attraverso la terapia “cognitiva-comportamentale”.

La cura mira inizialmente a far realizzare al paziente che i sintomi fisici che avverte non sono generati da un malattia specifica (spesso chi soffre di attacchi di panico si autoconvince di aver gravi malattie), ma sono il risultato di un disagio psicologico derivante da ansia, paura e stress.
Esercizi sulla respirazione e sul rilassamento, così come una dieta sana che escluda caffè, zuccheri e bevande gassate, aiuteranno il paziente a rimodulare anche fisicamente il proprio approccio alle situazioni quotidiane.

Messo a posto il corpo si passa poi alla mente, il centro nevralgico. Al paziente sarà chiesto di valutare con oggettività i propri timori, al fine di comprendere quali pensieri derivano da preoccupazioni reali e quali da esagerazioni non reali. Allo stesso tempo il paziente imparerà a gestire lo stress.
La teoria si può imparare, ma è nell’applicazione delle nozioni apprese che si vede chi ha volontà e chi no. Su questo punto lavora l’ultima fase della terapia: cioè abituare gradatamente il soggetto a interfacciarsi con le situazioni dalle quali rifuggiva, cosicché possa accorgersi da solo che quel continuo nascondersi era insensato, antivitale e che le angosce vissute erano immotivate.

Se la terapia non dovesse funzionare in questi tre passaggi, il percorso di cura potrà essere coadiuvato da un sostegno farmacologico. È bene sottolineare che i farmaci da soli non possono mai in nessun caso risolvere un disturbo da panico, è sempre necessario affidarsi a uno psicologo o un equipe di medici specializzati e intraprendere la terapia “cognitiva-comportamentale”, ad oggi la più efficace e in grado di ridonare ai soggetti implicati una vita serena e autonoma.


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