venerdì 18 dicembre 2015

Ravenna crea uno sportello sul rischio amianto



Lunedì 14 dicembre 2015, alle ore 16, a Ravenna ha aperto uno Sportello specifico rischio amianto promosso dall’AFeVA (Associazione familiari e vittime amianto). L’associazione voluta dai lavoratori ex esposti, dai loro familiari e dalla Cgil Emilia Romagna, ha dunque iniziato la propria attività anche a Ravenna, con un’assemblea pubblica svoltasi il 14 dicembre. 

L' AFeVA Ravenna - nasce dalla considerazione che l'esposizione all'amianto e ad altre sostanze cancerogene ha prodotto gravissimi danni che continuano a manifestarsi tragicamente. L'amianto continua a mietere vittime in Emilia Romagna ed in tutta Italia, in misura maggiore degli incidenti mortali sul lavoro. Come prima cosa serve un forte rapporto con i sindaci dei Comuni a livello provinciale, per creare un monitoraggio del fenomeno. 

A Ravenna, nelle scorse settimane, è deceduto l'ennesimo lavoratore del petrolchimico, salgono così a 36 le vittime in questo comparto produttivo, a cui si aggiungono le molte altre morti di lavoratori che hanno svolto mansioni in svariati settori produttivi a contatto con l’amianto. Ogni perdita umana è un dramma con conseguenze per familiari, amici e compagni di lavoro. Ogni lavoratore, o ex lavoratore, che ha subito l'esposizione alle fibre di amianto, vive un'angoscia quotidiana.

L'assemblea pubblica di giorno 14 ha proposto contributi specifici sul tema con gli interventi di Costantino Ricci (segretario generale Cgil Ravenna), Andrea Caselli (presidente AFeVA regionale), Gianpiero Mancini (responsabile Spsal Ravenna), Emanuele Cavallaro (sindaco di Rubiera) e Idilio Galeotti (referente AFeVA Ravenna).

Lo Sportello amianto svolgerà attività di informazione, ascolto e sostegno per coloro che hanno subito un’esposizione diretta o indiretta. Aiuteranno le persone a orientarsi verso percorsi di sorveglianza sanitaria, di cura e di tutela dei diritti previdenziali. Opererà in sinergia con le strutture della Cgil per la tutela dei diritti dei lavoratori. L' AFeVA ritiene necessaria una rapida approvazione sia del Piano nazionale amianto, al momento bloccato in Parlamento, che delle misure in ambito regionale e locale per la completa rimozione dell'amianto dal territorio dell'Emilia-Romagna.

Occorrerà partire con molta modestia e cautela su un tema complesso e difficile e si cercheranno collaborazioni con altre associazioni che già si occupano dei temi della sicurezza e salute negli ambienti di lavoro. Si intende instaurare un rapporto stringente con le istituzioni locali e gli enti competenti, anche attraverso l'elaborazione di un monitoraggio del fenomeno, in modo che si possano sviluppare analisi, proposte e azioni tese alla salvaguardia, tutela e valorizzazione dell’ambiente e a prevenire e/o ridurre il degrado degli ambienti di vita e di lavoro da ogni forma di inquinamento. 

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