lunedì 24 marzo 2014

La responsabilità amministrativa degli enti dipendente da reato: il D.lgs. 231/2001

Il ruolo dei modelli organizzativi e gestionali idonei a prevenire reati della specie di quelli che possono fondare la responsabilità dell’ente. Il dilagante fenomeno della criminalità economica, censita in modo crescente fin dagli anni settanta, spinse l’Unione Europea ad introdurre misure di contrasto alla stessa, non più di genere individuale, bensì riconducibili ad Enti quali società e associazioni con o senza personalità giuridica.

Da questi presupposti venne approvata in Italia la Legge Delega n. 300/2000, che si poneva come primo impulso nella disciplina della responsabilità degli Enti nell’ambito di illeciti causati da reato, al fine di dare attuazione al disposto di questa Legge delega è stato promulgato il D.Lgs. 231/2001, che individua la responsabilità amministrativa dell’Ente limitatamente ai reati commessi dai propri dirigenti, amministratori o dipendenti in favore e a beneficio dello stesso Ente.

 Il D.lgs 231/2001 mira, quindi, ad investire gli operatori economici di una sorta di funzione di “garanzia” che sensibilizzi gli stessi a prevenire qualsiasi crimine economico all’interno dell’esercizio dell’impresa secondo canoni etici e non contra legem.

 Ergon è in grado di prestare la propria consulenza qualificata sulla progettazione, realizzazione ed attuazione dell’idoneo modello organizzativo e gestionale previsto dal decreto, sulle varie attività propedeutiche alla sua creazione quali la predisposizione di un codice etico, l’identificazione delle principali aree a rischio reato, la previsione di specifici protocolli per la prevenzione dei reati nonché la previsione di un organismo di vigilanza che diverrà il garante del modello di cui curerà l’aggiornamento e l’applicazione, assicurandone l’effettività, attraverso i poteri di iniziativa e controllo conferitigli.

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