lunedì 21 settembre 2015

Due incidenti mortali al petrolchimico di Priolo Gargallo



Tre decessi a distanza di sole 48 ore in due diversi incidenti mortali al Petrolchimico di Priolo Gargallo a causa del mancato rispetto delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. La causa delle prime morti di due operai è stata l'sfissia per inalazione improvvisa di vapori di idrocarburi, lo ha stabilito l’autopsia eseguita sui corpi di Michele Assente, 33enne di Siracusa, e Salvatore Pizzolo,37enne di Melilli, deceduti il 9 settembre mentre erano impegnati in lavori di manutenzione alla Versalis, azienda del gruppo Eni.
 
I due operai specializzati della Xifonia, ditta dell’indotto specializzata nella pulizia di pozzi neri e reti fognarie, hanno perso la vita mentre stavano effettuando un sopralluogo a un pozzetto nell’area della Versalis, azienda del gruppo Eni all’interno del polo petrolchimico di Priolo Gargallo.

Sono otto le persone iscritte nel registro degli indagati. Mentre si attendono anche i risultati degli esami tossicologici, il sostituto procuratore Tommaso Pagano, titolare dell’inchiesta sull’incidente costato la vita ai due operai, ha iscritto nel registro degli indagati otto persone, tra responsabili e tecnici della Versalis e dell’azienda di manutenzione. Nel frattempo il gruppo Eni ha sospeso la Xifonia da qualsiasi attività all’interno dell’area Versalis.

A circa 48 ore dalla morte di Salvatore Pizzolo e Michele Assente, la zona industriale di Priolo Gargallo è stata teatro di un altro infortunio mortale avvenuto nell’officina esterna della Coemi, azienda specializzata nella progettazione di impianti elettro-strumentali. Un cancello di oltre una tonnellata, danneggiato in seguito al maltempo, è caduto su un operaio che lo stava revisionando, schiacciandolo. Vincenzo Guerci, capo officina di 63 anni, è stato soccorso dai colleghi e trasferito d’urgenza in elicottero all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove purtroppo è arrivato già privo di vita.

L’inchiesta sulla sua morte è coordinata dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano e dal sostituto Tommaso Pagano. Una volta completato l’elenco degli indagati la procura affiderà l’incarico per l’autopsia, che dovrebbe essere effettuata nella giornata di domani. Da chiarire, al di là delle cause della morte del capo officina, sono i motivi per i quali la pesante inferriata è improvvisamente uscita dai binari, travolgendo l’operaio.

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