venerdì 25 settembre 2015

Internet of Things e Internet of Us



Kaspersky Lab ha deciso di lavorare con BioNyfiken, comunità svedese di bio-hacking perché è interessata alla tecnologia del futuro. Questa partnership è un’opportunità per esplorare questa tecnologia che sarà sempre più all’ordine del giorno. Nell’ambito di questa collaborazione Povel Torudd, Head of Corporate Communications Europe e Evgeny Chereshnev, Chief Mobile Business Officer CMBO di Kaspersky Lab si sono offerti volontari per farsi impiantare un chip in una mano nel corso del Security Analyst Summit, la conferenza annuale di Kaspersky Las che si è tenuta a febbraio a Cancun.


Ma cosa è Internet of things e Internet Of Us? Internet delle Cose è un termine che è stato coniato per indicare il gran numero di dispositivi collegati, che sono ormai parte della vita di tutti i giorni. Internet of Us (IOU) è invece un termine coniato da Kaspersky Lab per indicare un progetto di lavoro che vuole inserire anche l'elemento umano nell’evoluzione dell’Internet of Things e che include tra le altre cose gli impianti medici, i wearables e gli impiantati di chip intelligenti.

La ricerca che Kaspersky Lab sta portando avanti con BioNyfiken non riguarda un prodotto ma piuttosto il modo in cui gli esseri umani interagiscono con la tecnologia e la comprensione della sua evoluzione. Kaspersky Lab, in questa fase, è soprattutto interessata a capire i potenziali problemi relativi alla sicurezza e condividere ogni scoperta con la comunità di bio-hacking. Il progetto di ricerca ha lo scopo di esplorare le potenziali vulnerabilità di questi impianti e quelle degli stessi esseri umani a cui è stata impiantata questa tecnologia, nelle situazioni di vita quotidiana degli utenti.

I chip che generalmente vengono utilizzati per questi progetti sono i Mifare Ultralight NFC da13,56 MHz e possono essere impiegati per accedere ad un ambiente (ad esempio comandando l’apertura delle porte di un ufficio), accedere ai propri dispositivi personali e per lo sport, nonché memorizzare i dati del proprio biglietto da visita in modo da consentire la rapida acquisizione da qualsiasi smartphone abilitato per la NFC.

Il limite principale di questi prodotti è la carenza di sviluppo dell’ecosistema di servizi che riguardano l’impianto di chip: lettori vecchi, sistemi IT poco inflessibili, la mancanza di applicazioni facili da usare. Ma questo sta cambiando rapidamente. Da un punto di vista tecnico - la capacità di memorizzazione dei dati è molto limitata e la velocità di trasferimento potrebbe essere più veloce

Come per molte tecnologie, le possibilità sono teoricamente illimitate. Si possono ad esempio immaginare sistemi per il fitness o il monitoraggio della salute o per l’identificazione rapida per i mezzi di trasporto pubblici. Gli impianti non possono invece servire per "controllare" qualcuno. L'impianto, infatti, non si interfaccia con il corpo della persona in alcun modo. Anche il monitoraggio della posizione di un individuo tramite il chip è davvero difficile dato che gli impianti sono passivi e non trasmettono alcun segnale in modo indipendente. Inoltre, poiché l'antenna del chip è piccola, si deve stare a pochi centimetri per collegarsi.

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