venerdì 27 giugno 2014

Sicurezza degli edifici scolastici

Si è tenuto ad Asti il 10 aprile 2014 il convegno "La sicurezza degli edifici scolastici e i rapporti tra ente proprietario e Dirigenti Scolastici" L’incontro si è aperto con l’illustrazione sia degli obiettivi del convegno (analizzare le attività ispettive degli organi di vigilanza, spiegare come redigere un DVR efficace, informare sulle prospettive dell’ edilizia scolastica) che quelli che dovrebbero diventare gli obiettivi comuni di tutti i soggetti coinvolti (operare attraverso la condivisione e la collaborazione, sviluppare la cultura della sicurezza).

Si é discusso del ruolo delle ASL, attraverso una carrellata sui diversi campi di intervento e le rispettive modalità di ispezione, sottolineando più volte come la funzione preponderante debba essere quella di avere una funzione propositiva al servizio del cittadino.

Successivamente, si è parlato dei ruoli dell’ente proprietario e del Dirigente Scolastico e sui rispettivi obblighi di segnalazioni e procedure. Dopo aver illustrato la struttura di sicurezza degli istituti scolastici, focalizzandosi sull’art. 18, comma 3 del D.Lgs. 81/08, sono stati esposti quelli che sono gli obblighi di garanzia e le responsabilità del Dirigente Scolastico. Ed è stato sottolineato il fatto che tra enti proprietari e Dirigenti Scolastici deve necessariamente instaurarsi un binomio d’intesa, attraverso cui definire le priorità ed evitare la dispersione di risorse economiche.

Quindi sono stati portati all’attenzione dei presenti alcuni casi pratici e concreti derivanti dalla attività di vigilanza svolta presso gli istituti scolastici. E questa è stata l’occasione per riflettere insieme su alcune misure precauzionali adottabili immediatamente, ricordando ad esempio che tutti i locali devono poter essere accessibili, compresi per esempio i sottotetti, i seminterrati e le zone scarsamente utilizzate.

Altro errore evidenziato è quello di utilizzare zone di transito e i locali stessi come magazzino di materiali ormai inutili e magari infiammabili, senza un’adeguata limitazione dell’accesso a questi locali. Lo stesso accesso difficoltoso può far sì che quella zona venga dimenticata, trascurandone quindi la manutenzione: un’infiltrazione dal tetto, problema risolvibile con un intervento di modesta entità, se trascurato può portare a danni ben più gravi, così come un uso improprio dell'impianto elettrico o la mancata manutenzione dello stesso, senza tralasciare la situazione dei serramenti, delle pavimentazioni e altri elementi.

Per evitare che un solo ente debba farsi carico di tutto, è necessaria perciò la collaborazione reciproca, attraverso riunioni di coordinamento tra RSPP del Comune e RSPP della scuola e una pianificazione delle priorità di interventi e spese, iniziando dalla manutenzione degli elementi più urgenti e facendo il possibile per mettere in sicurezza il resto.

A seguire si è parlato degli aspetti relativi alla prevenzione degli incendi negli edifici scolastici. Un discorso che ha ricordato dal punto di vista giuridico e pratico gli attori in gioco ed il contesto in cui essi si devono muovere (D.Lgs. 81/08 e Decreto del Ministero dell’Interno 26 agosto 1992).

Infine, dopo aver passato in rassegna il nuovo regolamento di prevenzione incendi (D.P.R. 1 agosto 2011 n. 151), sono stati illustrati gli adempimenti a seconda delle diverse categorie di rischio, le caratteristiche costruttive di edifici e impianti, le misure per l’evacuazione in caso di emergenza e i compiti del Dirigente Scolastico nella gestione della sicurezza antincendio.

Per saperne di più visitate il sito: www.ergon.palermo.it

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