venerdì 23 ottobre 2015

COLPO DI CALORE: VALUTAZIONE DEL RISCHIO – Parte Prima



Il Testo Unico sulla salute e sicurezza dei lavoratori (D.Lgs. 81/2008) indica tra gli obblighi del datore di lavoro quello di valutare “tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori”, compresi quelli riguardanti “gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari” e quindi anche al rischio di danni da calore.
Per questo le aziende interessate da questo rischio devono effettuare una specifica “valutazione del rischio”; ciò vale soprattutto nell’edilizia, dove il rischio è molto alto sia per l’entità dell’esposizione, sia per la pesantezza del lavoro, sia per l’elevato rischio infortunistico. Anche in agricoltura, lavorando sia all’aperto che nelle serre, gli operatori sono esposti in modo rilevante al rischio di colpo di calore.

Rischi per la salute da esposizione al caldo: sintomi e livelli di gravità

Livello
Effetti del calore
Sintomi e conseguenze
1
Colpo di sole
Rossore e dolore cutaneo, edema, vescicole, febbre,
cefalea. E’ legato all’esposizione diretta al sole
2
Crampi da calore
Spasmi dolorosi alle gambe e all’addome, sudorazione.
3
Esaurimento da calore
Abbondante sudorazione, astenia, cute pallida e fredda, polso debole, temperatura normale.
4
Colpo di calore
Temperatura corporea superiore a 40°, pelle secca e calda, polso rapido e respiro frequente, possibile perdita di coscienza.

Abitualmente per definire il rischio da calore viene considerata solo la temperatura, ma in realtà questo parametro deve essere valutato anche in relazione all’umidità, ed eventualmente alla ventilazione e all’irraggiamento per poter avere una indicazione più precisa del rischio.
Nei periodi in cui si prevede caldo intenso la prima e più importante cosa da fare ogni giorno è
verificare le previsioni e le condizioni meteorologiche.

E’ necessario valutare sempre almeno due parametri che si possono ottenere con la lettura su un semplice termometro e igrometro: la temperatura dell’aria e l’umidità relativa; devono sempre essere considerate a rischio quelle giornate in cui si prevede che la Temperatura all’ombra superi i 30° e l’umidità relativa sia superiore al 70%.

E’ possibile utilizzare l’indice di calore (heat index), proposto anche dall’Istituto Nazionale Francese per la Ricerca sulla Sicurezza, calcolandolo sulla tabella riportata in base alla temperatura dell’aria e all’umidità relativa. La temperatura dell’aria deve essere misurata all’ombra nelle immediate vicinanze del posto di lavoro.
Questi indici sono validi per lavoro all’ombra e con vento leggero.
In caso di lavoro al sole l’indice letto in tabella va aumentato di 15.

HEAT INDEX: disturbi possibili per esposizione prolungata a calore e/o a fatica fisica intensa
· da 80 a 90 Cautela per possibile affaticamento
· da 90 a 104 Estrema cautela, possibili crampi muscolari, esaurimento fisico
· da 105 a 129 Rischio possibile di colpo di calore
· 130 e più Rischio elevato di colpo di calore
  
Occorre tener presente che il rischio è sempre più elevato quando il fisico non ha avuto il tempo di acclimatarsi al caldo; l’acclimatamento completo richiede dagli 8 ai 12 giorni e scompare dopo 8 giorni. E’ quindi evidente che il rischio è più elevato nel caso di “ ondate di calore”, soprattutto quando queste si verificano a fine primavera o all’inizio dell’estate. Il rischio può essere aggravato anche da uno scarso riposo notturno dovuta all’alta temperatura.

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