Il Testo Unico
sulla salute e sicurezza dei lavoratori (D.Lgs. 81/2008) indica tra gli
obblighi del datore di lavoro quello di valutare “tutti i rischi per la
sicurezza e la salute dei lavoratori”, compresi quelli riguardanti “gruppi di
lavoratori esposti a rischi particolari” e quindi anche al rischio di danni da
calore.
Per questo le aziende interessate da questo rischio devono effettuare una
specifica “valutazione del rischio”; ciò vale soprattutto nell’edilizia, dove
il rischio è molto alto sia per l’entità dell’esposizione, sia per la
pesantezza del lavoro, sia per l’elevato rischio infortunistico. Anche in agricoltura,
lavorando sia all’aperto che nelle serre, gli operatori sono esposti in modo
rilevante al rischio di colpo di calore.
Rischi per la salute da esposizione al caldo: sintomi e livelli di gravità
Livello
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Effetti del calore
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Sintomi e conseguenze
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1
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Colpo di sole
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Rossore e dolore cutaneo, edema, vescicole, febbre,
cefalea. E’ legato all’esposizione diretta al sole
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2
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Crampi da calore
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Spasmi dolorosi alle gambe e all’addome, sudorazione.
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3
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Esaurimento da calore
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Abbondante sudorazione, astenia, cute pallida e fredda, polso debole,
temperatura normale.
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4
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Colpo di calore
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Temperatura corporea superiore a 40°, pelle secca e calda, polso rapido e
respiro frequente, possibile perdita di coscienza.
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Abitualmente per definire il rischio da calore viene considerata solo la
temperatura, ma in realtà questo parametro deve essere valutato anche in
relazione all’umidità, ed eventualmente alla ventilazione e all’irraggiamento
per poter avere una indicazione più precisa del rischio.
Nei periodi in cui si prevede caldo intenso la prima e più importante cosa
da fare ogni giorno è
verificare le previsioni e le condizioni meteorologiche.
E’ necessario valutare sempre almeno due parametri che si possono ottenere
con la lettura su un semplice termometro e igrometro: la temperatura dell’aria
e l’umidità relativa; devono sempre essere considerate a rischio quelle
giornate in cui si prevede che la Temperatura all’ombra superi i 30° e
l’umidità relativa sia superiore al 70%.
E’ possibile utilizzare l’indice di calore (heat index), proposto anche
dall’Istituto Nazionale Francese per la Ricerca sulla Sicurezza, calcolandolo
sulla tabella riportata in base alla temperatura dell’aria e all’umidità
relativa. La temperatura dell’aria deve essere misurata all’ombra nelle
immediate vicinanze del posto di lavoro.
Questi indici sono validi per lavoro all’ombra e con vento leggero.
In caso di lavoro al sole l’indice letto in tabella va aumentato di 15.
HEAT INDEX: disturbi possibili per esposizione prolungata a calore e/o a fatica
fisica intensa
· da 80 a 90 Cautela per possibile affaticamento
· da 90 a 104 Estrema cautela, possibili crampi muscolari,
esaurimento fisico
· da 105 a 129 Rischio possibile di colpo di calore
· 130 e più Rischio elevato di colpo di calore
Occorre tener presente che il rischio è sempre più elevato quando il fisico
non ha avuto il tempo di acclimatarsi al caldo; l’acclimatamento completo
richiede dagli 8 ai 12 giorni e scompare dopo 8 giorni. E’ quindi evidente che
il rischio è più elevato nel caso di “ ondate di calore”, soprattutto quando
queste si verificano a fine primavera o all’inizio dell’estate. Il rischio può
essere aggravato anche da uno scarso riposo notturno dovuta all’alta
temperatura.
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