martedì 8 luglio 2014

Prevenzione e modifica dei fattori di rischio medico

Secondo uno studio dei Centers for disease control and prevention (Cdc), sono evitabili il 20-40% delle morti premature dovute alle cinque principali cause di morte negli Stati Uniti.

Ogni anno le malattie cardiache, il cancro, le malattie croniche delle vie respiratorie, l’ictus e gli incidenti falciano prima del tempo 900.000 americani, il che equivale al 63% di tutti i decessi registrati negli Stati Uniti nel 2010.

Analizzando le morti premature, ovvero i decessi che si sono verificati prima degli 80 anni di età, il rapporto calcola che sarebbe stato possibile prevenire il 34% di quelli per malattie cardiache, il 21% di quelli da cancro, il 39% delle morti per malattie croniche respiratorie, il 33% dei morti per ictus e il 39% di quelli da lesioni non intenzionali.

Si stima che questi decessi siano prevenibili perché i veri responsabili di ciascuna delle loro principali cause sono fattori di rischio modificabili, e più precisamente il fumo di tabacco per le malattie respiratorie e cardiache, il rischio di cancro e l’ictus.

Ma anche la pressione e il colesterolo alti, il sovrappeso, la scarsa attività fisica e il diabete di tipo 2. Allungano la lista la dieta non salutare, l'esposizione ai raggi solari a alle radiazioni ionizzanti, alcuni ormoni e prodotti chimici, il consumo di alcol e il fumo passivo.

Da non dimenticare, infine, il mancato uso della cintura di sicurezza o del casco, l’assunzione di droghe, l'esposizione ai rischi professionali sui luoghi di lavoro e la scarsa sicurezza degli ambienti domestici e comunitari.

I risultati di questo studio potrebbero aiutare i politici a fissare obiettivi specifici per prevenire le morti premature causate dalle cinque principali cause di morte negli Stati Uniti, ed il raggiungimento di questi obiettivi potrebbe non solo prolungare la vita di decine di migliaia di americani, ma anche contribuire alla pianificazione di interventi simili in altri stati del mondo.

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